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Aterosclerosi

Il colesterolo alto può dar vita ad una serie di problemi di salute anche piuttosto gravi, pertanto è importante tenere sotto controllo le concentrazioni nel sangue del colesterolo. Fra le conseguenze più gravi che si possono avere con il colesterolo alto vi sono infarti ed ictus. L'aterosclerosi è una malattia degenerativa che riguarda le arterie, che rappresenta una tipologia di arteriosclerosi, e che può dar vita ad angina pectoris, ad infarto e ad ictus. L'arteriosclerosi rappresenta cioè una malattia sotto cui ricadono le diverse tipologie: aterosclerosi, arteriolosclerosi e sclerosi calcifica mediale di Mönckeberg. In sostanza, l'arteriosclerosi, e quindi tutte le sue tipologie, è caratterizzata dall'indurimento delle pareti arteriose dovuto all'accumularsi di tessuto fibroso, che tende a far perdere elasticità alle arterie, con conseguente rischio di rottura.

L'aterosclerosi, del resto, è la tipologia di arteriosclerosi più diffusa e la più pericolosa per la salute, vantando il primato di principale causa di morte nel mondo occidentale. Vi sono comunque delle differenze tra le varie tipologie di arteriosclerosi; vi sono differenze tra aterosclerosi e arteriolosclerosi, in quanto l'arteriolosclerosi, che interessa le arterie di piccolo calibro, non riguarda l'accumulo di depositi lipidici, cosa che invece riguarda l'aterosclerosi, ma il proliferare fuori norma di cellule della tonaca intima e della tonaca media, mentre la sclerosi calcifica mediale di Mönckeberg riguarda calcificazioni focali della tonaca media.

Con l'aterosclerosi si formano placche ateromatose lungo le arterie muscolari di medio e grande calibro e le arterie elastiche; queste placche, che sono il frutto di accumuli di materiale lipidico, proteico e fibroso, denominati ateromi, sono molto pericolose per la salute in quanto, in caso di una loro rottura a seguito di una infiammazione, il colesterolo viene a contatto con il sangue e si forma un trombo, ossia un coagulo duro nato con il conseguente ingrossamento dell'ateroma coinvolto nel processo di coagulazione; tale coagulo può ostacolare il normale flusso sanguigno e, nei casi più gravi, può anche staccarsi dal punto in cui si trova e circolare nel sangue fino ad ostruire, ancora più pericolosamente, vasi sanguigni di piccole dimensioni.

Vi sono quindi tre tipi di macro problemi causati dall'aterosclerosi: un problema legato alla circolazione del sangue che viene ostacolata dagli ateromi, con tutte le possibili conseguenze nefaste del caso riguardo al mancato apporto di sangue ai tessuti, un problema legato al fatto che le placche, facendo perdere elasticità alle arterie in cui si formano, favoriscano una rottura delle arterie stesse, e un problema legato al fatto che gli ateromi si possono rompere, con frammenti che possono circolare nel sangue e giungere in vasi sanguigni di piccole dimensioni; in quest'ultimo caso si può incorrere, cioè, in una trombosi, ossia in una ostruzione di un vaso sanguigno di piccole dimensioni da parte di trombi, i frammenti scaturiti dalla rottura degli ateromi, situazione questa addirittura più pericolosa delle precedenti, che causa molto spesso una morte improvvisa.

Le cause che possono dar vita all'aterosclerosi sono varie e non perfettamente note; di certo fattori di rischio sono rappresentati dall'obesità, dal fumo e dalla sedentarietà, con un probabilità di insorgenza della malattia che dipende molto anche dall'età e dal sesso; gli uomini sono esposti a tale patologia più delle donne, con una incidenza della malattia maggiore al superamento dei 50 anni di età. Inoltre, la gravità dell'aterosclerosi è favorita dalla glicemia alta, cosicché chi soffre di diabete è maggiormente esposto a problemi cardiovascolari. Infine vi sono anche fattori genetici che influiscono sulla probabilità di soffrire di aterosclerosi.

La probabilità di soffrire di aterosclerosi non dipende semplicemente dai fattori di rischio presi singolarmente, ma dipende dalla loro azione negativa sinergica che fa sì che, più fattori sussistenti contemporaneamente agiscano negativamente sulla salute di un individio molto più di quanto lo farebbero se si considerasse solo una pura somma di effetti negativi indipendenti l'uno dall'altro. In altre parole, più un individuo presenta fattori di rischio per l'aterosclerosi, più il rischio di ammalarsi con una certa severità è alto in modo più che proporzionale ai singoli fattori.

Parlando di aterosclerosi, il rischio cardiovascolare dipende quindi sia dalla dimensione delle placche ateromatose, sia dal loro stato di infiammazione in quanto è quest'ultimo a decretare la probabilità di una loro rottura che inneschi tutto quel processo così pericoloso per la salute. Ecco quindi che anche placche di piccole dimensioni possono essere molto pericolose se sono molto infiammate, anche più di placche di grandi dimensioni ma non infiammate. Bisogna quindi fare attenzione a tenere sempre la propria situazione di salute sotto controllo, effettuando regolarmente analisi per valutare un possibile stato di infammazione delle placche ateromatose.

Diventa quindi importante conoscere la situazione degli ateromi in quanto a possibili infiammazioni che li interessino, e a questo scopo può essere utile considerare l'indicatore PCR (Proteina C Reattiva), una proteina presente nell'organismo in quantità elevate nel caso siano in atto processi infiammatori di varia natura e nel caso un individuo abbia avuto un infarto; in quest'ultimo caso, valori di PCR elevati potrebbero indicare alte probabilità di problemi cardiovascolari e pericolo di infarto miocardico. In condizioni normali la concentrazione di Proteina C reattiva è pari a circa 5-6 mg/L, mentre in condizioni infiammatorie può raggiungere valori di 500-1000 mg/L.

L'aterosclerosi è spesso asintomatica ed è caratterizzata da una progressione piuttosto lenta; ad una certa età, però, essa può dar vita a problemi di salute molto tangibili, quali l'angina pectoris, l'infarto e l'ictus, e i suoi sintomi possono divenire più o meno evidenti in relazione a quali arterie risultano ostruite. Tra i sintomi più comuni dell'aterosclerosi vi sono afasia, ossia degenerazione della capacità di comunicazione e comprensione, astenia, ossia anomalo senso di debolezza, cianosi, ossia colorazione della pelle e delle mucose tendente al blu, parestesia, ossia alterazione di sensibilità di alcune parti del corpo, disartria, ossia disturbo dell'uso della parola legato a problemi motori della muscolatura preposta, emiplegia, ossia deficit motorio di metà del corpo, claudicazione intermittente, ossia dolore ad una gamba a seguito di sforzo fisico, dolore al petto, disfunzione erettile, mal di testa e vertigini.

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