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Colesterolo HDL Quando parliamo di lipoproteine ad alta densità ci riferiamo all'HDL, detto anche colesterolo buono, la cui funzione primaria è quella di rimuovere il colesterolo in eccesso dai tessuti per portarlo al fegato o ai tessuti steroidogenici; proprio grazie alla capacità di rimuovere il colesterolo dalle pareti delle arterie e portarlo al fegato, le lipoproteine vengono definite colesterolo buono. A questo punto sembra davvero scontato il perché sia importante accertarsi di avere un livello di colesterolo HDL abbastanza alto, data la sua funzione di pulizia delle arterie per garantire un perfetto circolo del sangue nell'organismo. La prima domanda che sorge spontanea è: esiste un modo per aumentare il colesterolo buono? La risposta è fortunatamente positiva. Si può intervenire con degli accorgimenti di natura alimentare, con l'esercizio fisico e con l'assunzione di farmaci. Aumento del colesterolo HDL con un migliore stile di vita I fattori che aiutano ad aumentare il colesterolo HDL sono la perdita di peso, il raggiungimento del peso forma con la pratica di un'attività fisica regolare che sia di almeno trenta minuti al giorno per cinque giorni a settimana, la limitazione, o ancora meglio, l'eliminazione dell'alcol e del fumo, il consumo di acidi grassi monoinsaturi ed Omega 3. I fattori che invece influiscono sulla diminuzione dei livelli di colesterolo HDL sono l'obesità, la sedentarietà, una dieta ricca di carboidrati e acidi grassi trans, il fumo, l'alcol e la menopausa. Aumento del colesterolo HDL con i farmaci Volendo assumere dei farmaci e delle sostanze che possono aiutare a mantenere elevati i livelli di colesterolo buono nel sangue ci si può affidare all'insulina, ai fibrati, alla niacina, agli estrogeni e alle statine, alla feninotonina e all'olio di pesce. Mentre i farmaci e le sostanze che incidono negativamente sui livelli di colesterolo HDL sono i diuretici tiazidici, gli androgeni, i progestinici, i beta bloccanti, la nicotina, il probucolo e i farmaci anti-retrovirali. Ma perché è importante aumentare il colesterolo HDL? Secondo gli esperti, più il colesterolo HDL è alto e meno c'è il rischio di malattie cardiovascolari, poiché l'HDL contribuisce a limitare i depositi di colesterolo dalle pareti delle arterie, che possono ostruire i vasi sanguigni causando infarti e altri tipi di problemi e malattie. Il colesterolo HDL offre uno dei maggiori aiuti per la metabolizzazione del colesterolo LDL. Quali sono i valori di riferimento da seguire? Se la concentrazione di HDL è minore di 40 mg/dl, il valore risulta essere troppo basso ed il rischio di patologie è alto; se si mantiene tra i 40 e i 50 mg/dl, il rischio diminuisce mentre, se è tra i 50 e i 60 mg/dl, il rischio risulta meno alto, per essere considerato nella norma con concentrazioni superiori ai 60 mg/dl. E' bene intervenire in tutti casi in cui la concentrazione di colesterolo HDL sia inferiore a 60, in quanto si va comunque incontro a dei rischi di possibile diversa entità. Come si può aumentare il colesterolo buono Praticare sport è sicuramente uno degli aiuti maggiori che possiamo dare al nostro colesterolo buono, in quanto praticare un'attività sportiva o aerobica con una certa frequenza per un certo numero di ore settimanali può facilitare l'aumento dei livelli di HDL nel sangue. Ovviamente, oltre a beneficiare di questo effetto, lo sport consente di mettersi in forma e di avere una buona protezione contro l'ipertensione. Il mettersi in forma riguardo al proprio peso è un altro passo da compiere molto importante, in quanto il sovrappeso è un fattore di rischio non solo per il colesterolo ma anche per il diabete e per altre patologie. Per questo motivo la pratica di uno sport può essere di grande aiuto anche per tutelarsi da malattie cardiovascolari e prevenire possibili infarti o ictus. Ce lo dicono da anni e non è quindi una novità: fumare fa male e non solo ai polmoni. Il fumo della sigaretta gioca un ruolo importante nell'abbassamento dei livelli di colesterolo HDL nel sangue. Per questa ragione smettere di fumare è un intervento ottimale che rilascia effetti positivi e duraturi a lungo termine. Inoltre, il fumo incide sulla pressione sanguigna causandone l'innalzamento. Infine, non si può non parlare della qualità dei grassi che assimiliamo nel nostro organismo e che influisce in modo primario sui livelli di colesterolo buono e cattivo. Si parla spesso dei grassi saturi, costituenti il nemico numero uno sia per il colesterolo che per l'obesità. Gli esperti consigliano di limitarne l'assunzione, perché se è vero che da un lato aumentano il colesterolo HDL, allo stesso tempo modificano anche i livelli di colesterolo cattivo LDL, portandolo alle stelle. Il discorso è leggermente diverso se si parla di grassi monoinsaturi e di grassi polinsaturi; questi dovrebbero costituire il 10% delle calorie giornaliere complessive e non dovrebbero essere mai assunti in quantità superiore perché aumenterebbero le calorie assimilate e limiterebbero l'apporto dei macronutrienti sbilanciando del tutto la dieta. Riguardo ai grassi idrogenati, questa tipologia di grassi va eliminata del tutto perché causa la diminuzione del colesterolo HDL ed aumenta in maniera smisurata il colesterolo LDL causando diversi problemi alla salute. In conclusione Risulta assolutamente chiaro che ci sono alcune tipologie di grassi che è meglio evitare di assumere nella dieta se non vogliamo ritrovarci con livelli di colesterolo LDL altissimi e quindi con alte probabilità di rischio di patologie cardiovascolari. Ancora una volta va sottolineata l'importanza della pratica sportiva e della perdita di peso, che giocano un ruolo essenziale per aumentare il colesterolo buono HDL. Smettere di fumare e di bere alcolici, oltre ad essere d'aiuto per l'abbassamento del colesterolo LDL e l'aumento del colesterolo HDL, come nel caso dello sport, permettono la prevenzione di altri tipi di patologie legate alle vie respiratorie e al sistema gastrointestinale. Si consiglia sempre di fare delle analisi periodiche per accertarsi dei livelli di colesterolo HDL nel sangue e di verificare i valori totali del colesterolo, che in caso di alterazioni, anche minime, vanno accertati, controllati da un medico che deciderà quali terapie o metodologie adottare per riportare tali i valori alla situazione ottimale.

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